
La crescita verde
Il futuro dell'economia nell'era del cambiamento climatico
Introduzione
1. Dall’inizio del secolo, la Cina ha registrato un’accelerazione della crescita senza precedenti. Il risultato è che essa sta effettivamente “sospingendo tutte le navi”, generando sì miliardari e aumentando la disuguaglianza all’interno del paese (lungo quella che gli economisti chiamano curva di Kuznets), ma apportando anche miglioramenti materiali senza precedenti alle classi più povere. Anche se cresce il contrasto tra situazioni persistenti di miseria e roccaforti di grande potere e ricchezza, non riscontriamo nel sentimento comune gli stessi effetti che si registrano nelle economie avanzate. Un sondaggio globale svolto dal Pew Research Center nel 2014 ha mostrato che il sostegno alla libera economia di mercato è più alto in Cina che negli Stati Uniti e in tutte le altre economie avanzate, ad eccezione della Corea del Sud. Pew Research Center, Emerging and Developing Economies Much More Optimistic than Rich Countries about the Future, 9 ottobre 2014, https://www.pewresearch.org/global/2014/10/09/emerging-and-developing-economies-much-more-optimistic-than-rich-countries-about-the-future/. L’attuale spinta del presidente Xi Jinping verso la “prosperità condivisa” può essere vista come uno sforzo per evitare che emergano percezioni negative verso il capitalismo di stato cinese.
2. Cohen (2018, 1).
3. Milanovic (2019).
4. Saez e Zucman (2016).
5. Cohen (2018).
6. Portato all’estremo, in alcuni contesti socioeconomici stazionari, l’effetto dell’eredità della ricchezza e dell’accesso privilegiato alle professioni d’élite può riverberarsi per secoli. In un interessante recente lavoro, Barone e Mocetti (2021) dimostrano che le famiglie maggiormente benestanti oggi a Firenze erano già in cima alla scala socioeconomica sei secoli fa.
7. Ocse (2018). I canali attraverso i quali ciò avviene possono essere svariati ma, secondo il capo economista dell’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo/OECD, Organization for Economic Cooperation and Development) Laurence Boone, la mancanza di mobilità è dovuta principalmente all’organizzazione del sistema educativo francese.
8. Gabriel Zucman ha svolto un lavoro pionieristico per quantificare la misura in cui le società e gli individui approfittano dei paradisi fiscali. La stima citata riguarda specificamente le nazioni scandinave di Norvegia, Svezia e Danimarca. Alstadsaeter, et al. (2019).
9. Nel 1889, Andrew Carnegie condannò le stravaganze, le spese irresponsabili e l’autocelebrazione delle classi agiate, insistendo sul fatto che la filantropia era un loro dovere. Facendo corrispondere i fatti alle parole, Carnegie donò oltre il 90% del proprio patrimonio. Carnegie A., “Wealth”, North American Review, 1889, giugno, p. 653-665.
10. IPCC (2018).
11. Oreopoulos, et al. (2012).
12. Lee D., “The Recessionals: Why Coronavirus is Another Cruel Setback for Millennials”, Financial Times, 9 luglio 2020; Van Dam A., “The Unluckiest Generation in U.S. History”, Washington Post, 5 giugno 2020.
13. Bundick e Pollard (2019).
14. Il Pew Research Center elabora interessanti statistiche sui Millennial e sulle generazioni statunitensi precedenti. Si veda, per esempio, Bialik K., Fry R., Millennial Life: How Young Adulthood Today Compares with Previous Generations, Pew Research Center, 14 febbraio 2019, https://www.pewsocialtrends.org/essay/millennial-life-how-young-adulthood-today-compares-with-prior-generations/
15. Anche se è troppo presto per dirlo, i sondaggi suggeriscono che le opinioni della generazione Z e dei Millennial non siano molto distanti. Pew Research Center, “Generation Z Looks a Lot Like Millennials on Key Social and Political Issues”, 17 gennaio 2019, https://www.pewresearch.org/social-trends/2019/01/17/generation-z-looks-a-lot-like-millennials-on-key-social-and-political-issues/
16. Economist, copertina, 14 febbraio 2019.
17. “Greta Thunberg’s Speech at the U.N. Climate Action Summit”, NPR, 23 settembre 2019, trascrizione, https://www.npr.org/2019/09/23/763452863/transcript-greta-thunbergs-speech-at-the-u-n-climate-action-summit?
18. Per esempio, Sachs (2008, p. 30) respinge in poche righe gli appelli “ambientalisti” a ridurre “il reddito e il consumo del mondo ricco”, affermando semplicemente che è meglio concentrarsi sulle tecnologie sostenibili. Quello di Wilfred Beckerman (1974) è forse ancora oggi il più famoso e approfondito studio sul rapporto tra crescita economica e ambiente. Un tentativo più recente è quello di Andrew McAfee (2019). I libri di storia economica tendono a essere molto chiari sulla trasformazione, epocale per l’umanità, associata alla crescita rapida e sostenuta nel tempo. Si veda, per esempio, Acemoglu e Robinson (2012). Questi libri, tuttavia, sono soggetti alla critica che, se la crescita può essere stata importante in passato, i paesi ricchi hanno ormai raggiunto un livello di benessere tale da non renderla più necessaria. Una particolare menzione è dovuta all’economista Max Roser, che scrive di frequente brevi post sul blog Our World in Data per spiegare con un linguaggio accessibile a tutti perché la crescita economica è importante e come può conciliarsi perfettamente con la natura. Si veda, per esempio, Max Roser, “What Is Economic Growth? And Why Is It So Important?”. Our World in Data, 13 maggio 2021, https://ourworldindata.org/what-is-economic-growth
19. Chen, et al. (2018).
20. I candidati e i partiti più radicali o anti-establishment hanno attratto in modo sproporzionato il voto dei giovani negli Stati Uniti (come ha fatto Bernie Sanders nelle primarie democratiche del 2016), in Francia (dove i candidati dell’estrema sinistra di France Insoumise e dell’estrema destra del Front National hanno ottenuto buoni risultati nelle elezioni presidenziali del 2017), in Spagna (dove il partito anti-establishment Podemos ha guadagnato terreno nelle elezioni generali del 2015), in Grecia (dove l’estrema sinistra Syriza ha riconquistato il potere nelle elezioni generali del 2015) e in Italia (dove il movimento anti-establishment Cinque Stelle e l’estrema destra Lega hanno sottratto molti voti al centro nelle elezioni generali del 2018).
21. Financial Times, copertina, 18 settembre 2019.
22. Sandbu (2020); Milanovic (2019); Piketty (2013). Si veda anche la raccolta di saggi del network Economics for Inclusive Prosperity, tutti volti a ridurre le disuguaglianze economiche e sociali: https://econfip.org/about/. Sulla base di questa iniziativa, Dani Rodrik e Olivier Blanchard amplificano le voci di economisti ed ex politici che sostengono che la disuguaglianza economica sia il problema principale del nostro tempo e propongono politiche per ridurla (Blanchard, Rodrik, 2021).
23. Secondo un recente sondaggio, l’85% dei giovani americani è favorevole a una riforma del programma di prestiti agli studenti. Nel dettaglio, il 94% dei democratici e il 76% dei repubblicani. Harvard Kennedy School Institute of Politics, Harvard Youth Poll: Spring 2020, 23 aprile 2020, https://iop.harvard.edu/youth-poll/spring-2020-poll
24. I meccanismi alla base di questo punto sono esaminati dagli economisti politici Torben Iversen e David Soskice (2019).
25. Boldizzoni (2020).
26. “Southern Europe’s Millennials Suffer Two Huge Crises by Their Mid-30s”, Economist, 18 aprile 2020.
27 John F. Kennedy, Address at Rice University on the Nation’s Space Effort, Houston, 12 settembre 1962, https://www.jfklibrary.org/archives/other-resources/john-f-kennedy-speeches/rice-university-19620912